Il COMMENTO DI UN GENITORE....


30 dicembre 2012,

Colgo volentieri l'invito di Roberto a scrivere poche righe sull'esperienza appena vissuta per la trasferta e il torneo di Porec.

Ma lo vorrei fare al contrario, partendo con i ringraziamenti:
a tutti quelli che hanno reso possibile questa partecipazione: gli atleti, la Società, gli allenatori, l'accompagnatore e soprattutto ai genitori, tutti, sia quelli che hanno partecipato fisicamente sia quelli che hanno aderito, permettendo ai figli, in un momento non facile per nessuno, di vivere un'esperienza unica.

Non è il primo torneo a cui partecipiamo ma questo ha avuto delle unicità che vale la pena di sottolineare: la durata, il fatto di essere in un paese straniero con forte cultura sportiva, la bellezza della città di Porec, il paesaggio, la natura, ma anche le sue strutture sportive, magari non recentissime comunque in grado di permettere quasi 200 incontri!
Non voglio scendere in dettagli tecnici e sportivi a quello penseranno gli allenatori, i risultati li avete già letti sul sito, mi soffermo solo sulla possibilità di vivere 4 giorni di full-immersion, che per chi ama il basket, sono veramente un esperienza unica, ad ogni ora del giorno e non solo, era possibile assistere ad incontri (la palestra sotto l'albergo era sempre occupata!), di ragazzi e ragazze di età e nazionalità diverse molti dei quali di buon livello tecnico.
Stessa cosa poteva accadere durante i Nostri spostamenti negli impianti che ospitavano più incontri contemporaneamente, tantissimi giovani di lingua e dialetti diversi, uniti dalla passione, in una confusione "ordinata" che aspettano, commentano e fremevano per giocare.


Proprio questo vorrei sottolineare nel mio commento, ho visto tanto agonismo, tanta voglia di giocare, perché ai tornei si partecipa si per mantenere alto il livello di preparazione atletica ma anche per migliorarsi, in 4 giorni si può apprendere molto, confrontandosi con realtà sportive che non si conoscevano. Mi piacerebbe che ai Nostri ragazzi fosse rimasto questo messaggio, che si incontri lo Zagrebascka con la sua "fisicità" oppure il Bollate o meglio i piccoli del Grosuplje con la loro aggressività, a Voi serve la consapevolezza dell' "agonismo sano"che serve per affrontare l'avversario, adeguandosi alle partite e dando il meglio di voi stessi mantenendo la concentrazione.

Un aspetto che mi ha molto colpito, soprattutto nelle squadre straniere ma anche in alcune italiane è che mentre gli allenatori urlano e si dimenano in panchina, in campo i ragazzi e le ragazze non si lamentano, non parlano con gli arbitri e restano concentrati sul gioco.

Per il resto, fatta eccezione per le partite giocate a "Tavolino", l'organizzazione ha retto abbastanza bene la gestione delle quasi 100 squadre partecipanti, noi genitori abbiamo cercato per quanto possibile di non interferire con la gestione degli atleti, aiutati molto dal fatto di far parte di un bel gruppo che speriamo di poter consolidare.
Per l'anno prossimo avremo più esperienza e non possiamo che migliorare la nostra organizzazione!


Per i ragazzi adesso è il momento di fare vedere cosa valete!! 

Marco Nicolè